Quando ci si sposa, ci si trova trascinati a compiere piccoli gesti, a perpetrare tradizioni, ad assecondare usanze e doveri, diciamolo, senza conoscerne le origini e apprezzarne il senso.
Sono così tante le cose da fare, a cui pensare e delle quali preoccuparsi che, sulla tradizione, cedono tutti! Le consuetudini vengono assecondate e accettate come dogmi, basta che portino via il minor tempo possibile!
Questo è davvero un pensiero comune a molte coppie di sposi, però, così facendo si corre il rischio di sorvolare sulle proprie origini.
Oggi ci occupiamo di restituirvi il senso di dieci “must” del giorno delle nozze; cercheremo di capirne le origni e il significato.
Nelle bomboniere i confetti devono essere cinque come le qualità che non devono mancare agli sposi (felicità, fertilità, longevità, ricchezza e spiritualità) o almeno sempre dispari, a simboleggiare l’indivisibilità dell’unione.
Le cinque cose che la sposa deve indossare come buon auspicio sono: una cosa nuova ad alludere a un nuovo inizio, una cosa vecchia come segno del passato che ci si lascia alle spalle, una cosa prestata come gesto di affetto da parte di chi ci accompagna in ogni momento della vita, una cosa regalata a ricordare la presenza di chi ci vuole bene e una cosa blu a significare la purezza della sposa.
La figura della damigella nasce dalla convinzione degli antichi egizi che gli spiriti cattivi si radunino il giorno delle nozze per rovinare l’evento; le damigelle, giovani donne elegantemente vestite, servirebbero a confonderli.
Tradizionalmente, ma non è sempre sempre stato così e ci sono usanze diverse a seconda del paese in cui ci si sposa, la fede va indossata all’anulare della mano sinistra, retaggio della credenza popolare che voleva che da lì partisse un’arteria che giungesse dritta al cuore.
Il lancio della giarrettiera altro non è se non un augurio agli invitati celibi.
Il letto degli sposi è costume che venga preparato da ragazze nubili, come segno di purezza.
La luna di miele si riferisce al primo mese di matrimonio, il periodo più “dolce” per la coppia L’origine della locuzione è incerta, diverse sono le voci plausibili che tentano di risolvere il dubbio: nell’antica Roma, gli sposi, trascorrevano la prima notte di nozze mangiando miele; in Babilonia, invece, alle coppie veniva donato dell’idromele perchè favorisse la fertilità; nel Medioevo la famiglia della sposa omaggiava lo sposo con un prezioso vaso di miele come simbolo di ricchezza.
Anche il lancio del riso simboleggia fertilità e ricchezza.
Esiste un giorno propizio per le nozze?
Lunedì è il giorno dedicato alla luna, dea delle spose. Martedì/Venerdì “Né di Venere, né di Marte non si sposa né si parte, né si dà principio all’arte”, così recità il proverbio. Mercoledì è un giorno molto favorevole. Giovedì porta dispiaceri alla sposa. Sabato è in assoluto il giorno più sfortunato. Domenica il giorno del Signore è il migliore per sposarsi.
Per quanto riguarda i mesi?
Gennaio fedeltà; Febbraio è il mese ideale per gli amori; Marzo può portare grande felicità come grandi pene; Aprile grandi gioie; Maggio è sfavorevole; Giugno mese dedicato a Giunone, la dea che protegge l’amore e le nozze; Luglio sembra testimoniare fatiche e sofferenze per l’affermarsi nella vita; Agosto incostanza; Settembre felicità e ricchezze; Ottobre tanto amore ma poche possibilità economiche; Novembre promette felicità; Dicembre La purezza della neve assicura un sentimento eterno.
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